Esempi di applicazione della PNL nell’attività imprenditoriale e organizzativa

La PNL ha creato un modello che risulta essere sorprendentemente innovativo ed efficace in ogni settore e situazione in cui, tra gli esseri umani, si svolga una comunicazione. In qualsiasi tipo di attività, le maggiori risorse sono costituite dalle persone che vi sovrintendono, quindi, ovunque l’uomo operi, può divenire esempio di applicazione della PNL e di conseguente rivoluzione.

Seguiranno degli esempi che meglio rappresentano il funzionamento delle strategie, ma ogni occasione, settore, campo professionale o personale possono beneficiare delle innovazioni applicative della Programmazione Neuro Linguistica.

L’attività imprenditoriale e organizzativa

Sono molti gli aspetti delle interazioni di tipo imprenditoriale e organizzativo che potremmo prendere in esame, questi che seguono sono solo alcuni settori specifici.

Il compito principale di ogni dirigente o amministratore è l’acquisizione della capacità organizzativa e di quella di gestire i rapporti con i dipendenti. Per riuscirvi occorre passare per tre fasi essenziali.

La prima fase, che permette tutte le altre, è l’instaurazione del Rapport: un apporto con gli individui, attento e aperto, risulta essere vantaggioso, perché ci permette di eliminare la resistenza che ostacola la comprensione.

L’approccio a ciascun individuo, influirà in modo determinante sull’andamento dell’interazione.

Ricalcando le strategie e il comportamento dell’altra persona, rispecchiandone e rimandandole per retroazione il tono di voce e la cadenza, le espressioni, gli atteggiamenti e i gesti, potremo stabilire rapidamente un proficuo rapporto.

Dedicando all’inizio dell’interscambio della comunicazione tutto il tempo necessario a predisporre ancore di risorsa e ancore positive, potremo contribuire ad accelerare la progressione verso l’esito auspicato dell’interazione.

La seconda fase consiste nella raccolta delle informazioni, perché, come sappiamo, la conoscenza delle informazioni che ci occorrono e di come procurarcele, ci sarà di grande aiuto per ottenere che le cose siano fatte rapidamente e bene.

Varrà dunque la pena, progettando qualsiasi piano, procedimento, negoziato od operazione, di fondare per quanto possibile queste informazioni su uno specifico linguaggio a base sensoriale (che esprima cioè cose che ognuno possa vedere, udire, di cui possa avere la sensazione e sentire l’odore).

Prestando attenzione ai segnali non verbali, organizzando la nostra tattica per la raccolta delle informazioni e dando risalto alla forma e al modo di procedere, definiremo più rapidamente e meglio le modifiche necessarie per eliminare problemi, che ci fanno perdere tempo e denaro, non appena avremo scoperto quali sono le strategie che occorrono, per rendere manifeste nuove possibilità di azione, vantaggiose e dinamiche. Le informazioni minimali da raccogliere per la giusta impostazione di qualsiasi decisione, soluzione di problema, processo di mutamento, dovrebbero comprendere:

1.     Che cosa volete? (stato desiderato/risultato)

2.     Che cosa vi sta succedendo ora? (stato attuale)

3.     Che cosa vi impedisce di ottenere ciò che volete? (stato che è fonte di problemi)

4.     Di che cosa avete bisogno per ottenere ciò che volete? (risorse)

5.     Come fate a sapere se procedere in modo adeguato verso il vostro obiettivo? (retroazione)

6.     Lo avete mai conseguito prima d’ora? Che cosa avete fatto per conseguirlo? (risorse).

Si tratta semplicemente di domande sul modo di procedere, ma successivamente le informazioni da raccogliere saranno relative al prezzo, alla convenienza, al profitto ecc..

Il ricalco del comportamento è un modo rapido ed efficace di raccogliere la informazioni relative al modello del mondo e alle strategie di coloro con cui lavoriamo.

La terza fase consiste nell’esposizione e nella presentazione delle nostre idee e dei nostri suggerimenti, in modo conforme e congruo alle strategie e ai modelli del mondo di coloro con cui abbiamo a che fare.

È sempre necessario ottenere un feedback sul modo in cui le nostre comunicazioni influenzano l’individuo o il gruppo che abbiamo di fronte. Infatti, uno dei presupposti basilari della PNL, è che la risposta che otteniamo dagli interlocutori è il significato della nostra comunicazione, indipendentemente da quello che intendiamo attribuire alla comunicazione stessa.

© Un criterio di analisi dell’efficacia della Programmazione Neuro linguistica applicata al processo educativo infantile – Leila Schrott 

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