ESG: 8 step per diventare un’azienda sostenibile
La sostenibilità è un tema sempre più importante per le imprese, non solo come parametro di valutazione da parte di consumatori e clienti, ma come vero e proprio strumento di business. La capacità di far coesistere una buona stabilità finanziaria con l’attenzione verso l’ambiente, le politiche sociali e la gestione etica oggi può essere misurata attraverso i criteri ESG (Environmental, Social, Governance), che valutano l’impegno e la responsabilità dell’azienda nei confronti del territorio e della comunità di appartenenza, considerandoli fattori determinanti agli occhi di possibili investitori.
Vediamo dunque nello specifico cosa sono i criteri ESG e 8 step per diventare un’azienda sostenibile.
Criteri ESG: di cosa si tratta?
I criteri ESG sono il frutto di un’attenzione crescente alle tematiche ambientali e sociali, che affonda le sue radici negli anni Novanta, periodo in cui nasce la GRI (Global Reporting Initiative), con l’obiettivo di rendicontare l’approccio delle imprese nei confronti dell’ecosistema.
In seguito, le tappe fondamentali che porteranno a una definizione degli obiettivi di sostenibilità a livello globale sono i Sustainable Development Goals redatti dalle Nazioni Unite, l’Agenda 2030 e la Conferenza sul clima di Parigi del 2015, un’assemblea in cui 195 Paesi hanno siglato patti vincolanti per limitare il riscaldamento globale.
Questi accordi hanno fornito le basi per l’introduzione nei singoli Stati di normative legate alla tutela dell’ambiente e di obblighi di reportistica non finanziaria per le aziende (nel caso italiano, limitati agli Enti di Interesse Pubblico).
Col tempo, l’impatto delle imprese a livello sociale e sull’ambiente è diventato un fattore decisivo per le scelte di clienti e consumatori, grazie a un’aumentata sensibilità dei cittadini verso le suddette tematiche, tale da influenzarne acquisti e investimenti. A questo proposito, un metro di valutazione utile per misurare l’impegno delle aziende sono i parametri ESG e i relativi indicatori, ossia i rating ESG, elaborati da società di rating specializzate.
Se hai interesse a posizionare la tua impresa come azienda sostenibile è pertanto essenziale che tu sappia cosa si intende per criteri ESG.
Come visto in precedenza, ESG è l’acronimo di Environmental, Social e Governance, 3 principi a cui devi prestare attenzione. Vediamoli nel dettaglio.
Environmental
La E di Environmental riguarda tutte le iniziative e le azioni intraprese dall’azienda per limitare il suo impatto sull’ambiente. Tra queste troviamo, la riduzione delle emissioni di CO2 e delle sostanze inquinanti, la tutela della biodiversità, l’incremento dell’efficienza nell’utilizzo dell’energia e delle risorse naturali, l’adozione di politiche virtuose per lo smaltimento dei rifiuti e lo sviluppo della sicurezza agroalimentare.
Social
La S di Social concerne le politiche rivolte allo sviluppo delle risorse umane e si manifesta attraverso il controllo della catena di fornitura e il rispetto dei diritti dei lavoratori, della parità di genere, della diversità, della sicurezza e delle relazioni con sindacati, clienti e stakeholder. La responsabilità sociale d’impresa misura inoltre l’impatto che un’azienda può avere sulla comunità e il contesto di appartenenza, contribuendo o meno al benessere del tessuto sociale.
Governance
La G di Governance si riferisce al rispetto dei principi etici e alla gestione più o meno conforme ai parametri di trasparenza nell’amministrazione dei bilanci, diversità nella composizione dei CdA, meritocrazia, legalità, assenza di conflitto d’interesse e procedure di controllo. La Governance è anche indice della capacità di definire e attuare i criteri ESG, rendendoli parte integrante delle strategie e dell’operatività dell’azienda.
Rating ESG: il Rating di sostenibilità
Il Rating ESG, o Rating di sostenibilità, misura e certifica il livello di conformità dell’azienda rispetto alle tematiche ambientali, sociali e di governance, andando a integrare il rating puramente economico e fornendo, dunque, informazioni aggiuntive per le scelte di consumatori e possibili investitori. Il rating ESG è infatti un dato complementare ai parametri finanziari, che contribuisce a individuare la sostenibilità di un investimento nel medio-lungo periodo.
Perché il rating ESG è strategico per la tua azienda?
Presentarsi al mercato come azienda sostenibile, adottando un approccio strategico nei confronti della responsabilità sociale è fondamentale per la competitività e, come evidenziato dalla Commissione Europea, consente di ottenere vantaggi “in termini di gestione del rischio, riduzione dei costi, accesso al capitale, relazioni con i clienti, gestione delle risorse umane e capacità di innovazione”. Predisporre e attuare pratiche volte ad adeguare la tua azienda ai criteri ESG non deve quindi essere visto come un ostacolo al business, bensì come un investimento con risultati a lungo termine, per diversi motivi:
- incontrare le nuove richieste di consumatori e clienti
- creare e migliorare l’identità sociale e la reputazione dell’impresa, non solo agli occhi di clienti e investitori, ma anche di possibili collaboratori, in vista di una selezione di nuove risorse
- diminuire gli sprechi, salvaguardando il pianeta e risparmiando al contempo costi e materie
- ottenere vantaggi fiscali e burocratici grazie alle proprie scelte virtuose.
Rating di sostenibilità, da dove iniziare
Adesso che sai cos’è il rating ESG e perché è importante, è arrivato il momento di capire quali passi compiere per trasformare la tua azienda in un’azienda sostenibile e conforme ai criteri ambientali, sociali e di etica imprenditoriale.
Abbiamo riassunto questo percorso in 8 step principali.
1. Analizza le iniziative ESG in corso
Inizia raccogliendo dati e informazioni su iniziative ESG già in atto nel tuo settore e prendi spunto dai competitor, ipotizzando come migliorare i progetti da loro realizzati o come adattarli alla tua realtà. Cerca di reperire indicazioni sugli interessi e le priorità del pubblico di riferimento della tua azienda (clienti, prospect, investitori, eventuali professionisti da integrare nell’organico aziendale) e valuta se possono essere inseriti tra gli obiettivi ESG aziendali.
2. Analizza l’impatto della tua azienda su ambiente, persone e sistema sociale
A questo punto sei pronto per valutare le potenziali aree su cui l’azienda potrebbe concentrare la sua attenzione, attuando politiche misurabili dal rating ESG. Conducendo una Analisi di materialità (Materiality Assessment), identifica i principali rischi ambientali, sociali e di governance, legati al tuo settore e alla tua attività, attraverso il confronto con stakeholder e soggetti interni all’azienda. Questa è la fase più impegnativa, in cui dovrai indagare numerose questioni, non solo interne all’azienda. Ad esempio, a quanto ammonta l’utilizzo di acqua necessaria ai processi produttivi? Che impatto ha questo consumo sui livelli idrici del territorio? La catena di fornitori rispetta i diritti internazionali dei lavoratori? In base ai risultati dell’Analisi di materialità potrai stilare la strategia ESG.
3. Costituisci il comitato ESG dell’azienda
Il comitato ESG è l’organo preposto alla creazione e all’attuazione della strategia ESG aziendale. Tra i membri del comitato non potranno mancare esperti sul tema della sostenibilità, consulenti legali, responsabili finanziari, referenti della Responsabilità Sociale d’Impresa e delle relazioni con gli investitori, e responsabili HR, per la parte relativa al benessere dei dipendenti.
4. Fissa obiettivi ESG credibili, a lungo e breve termine
Una volta compresi gli impatti principali dell’azienda e le aree in cui è possibile apportare i maggiori cambiamenti positivi, sei finalmente in grado di impostare la direzione da prendere. In accordo con il comitato ESG, stabilisci un percorso di lungo periodo e alcuni obiettivi ad interim, dando priorità a quelli più facilmente raggiungibili in termini di budget e risorse da investire. Ricordati di comunicare di aver intrapreso questa strada verso la sostenibilità, ad esempio attraverso una dichiarazione d’intenti da parte dell’azienda, per ufficializzarne l’impegno.
5. Decidi i metodi di misurazione delle performance
Monitorare e misurare costantemente gli obiettivi ESG è un’attività di fondamentale importanza. Decidi quali metriche e KPI inserire nella rendicontazione dei dati ESG e ogni quanto comunicare le performance e i progressi agli stakeholder, valutando se coinvolgere terze parti per certificarne la veridicità.
6. Imposta un budget
In questa fase è prioritario assegnare un budget ai progetti di breve, medio e lungo periodo, iniziando dall’analisi del ROI, così da raffinare e implementare la strategia ESG. Valuta ogni investimento che il singolo progetto e le iniziative nel loro insieme potrebbero richiedere. Hai bisogno di un consulente o di una risorsa interna dedicata alla supervisione e alla rendicontazione dei progressi? Devi dotarti di nuove tecnologie specifiche? Hai necessità di effettuare audit ambientali? Non trascurare nessun dettaglio al fine di avere un’idea più precisa possibile dell’investimento necessario.
7. Crea un piano d’azione ESG
Definiti budget e obiettivi, inizia la fase in cui creare un vero e proprio piano d’azione ESG, realistico e attuabile. Quello che devi fare è delineare la visione aziendale, motivando i diversi obiettivi relativi ai vari criteri ESG e le modalità con le quali si intende raggiungerli. Nel piano d’azione non può inoltre mancare la parte relativa alla rendicontazione.
8. Integra la sostenibilità nei tuoi processi aziendali
Diventare un’azienda sostenibile non significa limitarsi alle sole azioni necessarie a raggiungere gli obiettivi. Senza un cambiamento dell’approccio e delle procedure aziendali, infatti, ottenere risultati sarà molto più complicato. Ecco perché la sostenibilità deve diventare parte integrante delle strategie d’impresa, delle attività quotidiane e della pianificazione aziendale, così che ogni processo risulti più fluido e collaudato.
Investimenti ESG, cosa sono
Infine, approfondiamo brevemente il tema degli investimenti ESG, per capire come la finanza giochi un ruolo di primo piano nella spinta ad adottare un modello di crescita incentrato sui 3 principi.
Gli investitori, infatti, considerano le aziende sostenibili come le più stabili nei periodi di crisi dei mercati, in quanto provviste di una gestione del rischio efficiente, a garanzia di migliori rendimenti di medio e lungo termine. I rischi legati al climate change e a pratiche imprenditoriali con impatti negativi su ambiente, sistema sociale e governance entrano quindi a pieno titolo nel Risk Management, con i criteri ESG che diventano un metro di valutazione trasparente e controllato per stimare quali aziende costituiscano investimenti sicuri e meno volatili.
Al termine di questa panoramica, dovresti avere un’idea più chiara su ESG, rating ESG e investimenti ESG, cosa sono e in che modo possono influenzare le scelte della tua impresa. Seguendo gli 8 step per diventare un’azienda sostenibile, potrai presentarti sul mercato come realtà virtuosa e responsabile, diventando più attraente agli occhi di clienti, investitori e nuove risorse.
Fonte: Risorse INDEED